Finalmente, dopo un lungo percorso presso l’UE il marchio “Piadina Romagnola/Piada Romagnola” potrà essere usato solo da produttori presenti sul territorio romagnolo che si attengano al prontuario della ricetta depositata, la più semplice, la più vera. Come in tutte le cose ci sono luci e ombre, però diciamo che il fatto che una piadina non possa provenire dall’Uzbekistan e debba non avere conservanti per chiamarsi Piadina Romagnola è un bel paso avanti.
Nelle case romagnole, e dai produttori artigianali, la ricetta è segretissiama, e difficilmente viene detta al di fuori del ristretto cerchio della famiglia. Il tratto di “artigianalità” del prodotto, purtroppo non viene nemmeno accennato, lasciando grande margine di manovra alla produzione industriale e poco spazio ai particolarismi delle singolarità del prodotto (esistono almeno 5 o 6 varianti di produzione di piadina romagnola che aggiunge qualche prodotto “segreto” all’impasto, che comunque proviene dalla tradizione, che non la farebbe ricadere all’interno dell’IGP), ma poco male, da qualche parte bisognerà tagliare.
Siamo quindi lieti come La Piadina dell’Elide di essere produttori di Piadina Romagnola certificatissima e aggiungo, artigianalissima, ad ognuno le proprie caratteristiche.