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La Piadina Romagnola diventa IGP, potrà essere prodotta solo in Romagna.

La Piadina Romagnola diventa IGP, potrà essere prodotta solo in Romagna.

Finalmente, dopo un lungo percorso presso l’UE il marchio “Piadina Romagnola/Piada Romagnola” potrà essere usato solo da produttori presenti sul territorio romagnolo che si attengano al prontuario della ricetta depositata, la più semplice, la più vera. Come in tutte le cose ci sono luci e ombre, però diciamo che il fatto che una piadina non possa provenire dall’Uzbekistan e debba non avere conservanti per chiamarsi Piadina Romagnola è un bel paso avanti.

Nelle case romagnole, e dai produttori artigianali, la ricetta è segretissiama, e difficilmente viene detta al di fuori del ristretto cerchio della famiglia. Il tratto di “artigianalità” del prodotto, purtroppo non viene nemmeno accennato, lasciando grande margine di manovra alla produzione industriale e poco spazio ai particolarismi delle singolarità del prodotto (esistono almeno 5 o 6 varianti di produzione di piadina romagnola che aggiunge qualche prodotto “segreto” all’impasto, che comunque proviene dalla tradizione, che non la farebbe ricadere all’interno dell’IGP), ma poco male, da qualche parte bisognerà tagliare.

Siamo quindi lieti come La Piadina dell’Elide di essere produttori di Piadina Romagnola certificatissima e aggiungo, artigianalissima, ad ognuno le proprie caratteristiche.

Piadina IGP nuovi tafferugli sull’approvazione a Bruxelles, il TAR da ragione ai piccoli produttori Romagnoli.

Piadina IGP nuovi tafferugli sull’approvazione a Bruxelles, il TAR da ragione ai piccoli produttori Romagnoli.

Ci risiamo, non ha pace il percorso per l’approvazione del marchio IGP per la piadina Romagnola. I produttori di stile “chiosco” (come noi de La Piadina dell’Elide) si sono opposti attrverso il TAR al disegno che è stato approvato in Europa che permetterebbe anche a produttori di tipo industriale, magari con sede in Emilia (vedi CRM Srl) di poter utilizzare il marchio Piadina Romagnola. Credo che questa battaglia possa apparire stupida, in realtà, sentendomi parte in causa devo ammettere che i produttori artigianali “veri” come noi non abbiano tutti i torti. I marchi IGP non proteggono solo una mera provenienza territoriale, ma la cultura che su quel territorio esiste, il modo di vivere un “prodotto” che solo prodotto non è, ma è un pezzo di identità. L’identità è la nostra cultura, a nostra “faccia”, quindi se la piadina nasce e diventa cioò che è grazie alla cultura che essa rappresenta, probabilmente è giusto che si presti un’attenzione maniacale all’identità stessa del contesto culturale di provenienza. Quest concetto poco ha a che fare col processo industriale e con Modena ad esempio, che ha altre eccellenze, ma non  certo quella della piadina più vera.

date comunque un’occhiata all’interessante articolo del Sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-05-29/chioschi-romagna-e-industria-modenese-contro-igp-piadina-151247.shtml?uuid=ABmV59LB