Chiamo la mia piccola azienda artigianale “la piadina dell’Elide” perchè in Romagna nessuno direbbe la piadina di Elide, sarebbe corretto, ma non suona romagnolo. Sono le piccole imperfezioni ed i piccoli errori che rendono le cose che facciamo uniche. La Romagna è una terra semplice, essenziale, ma anche in questa mia terra così solida esistono i mille distinguo ed i mille campanili come nell’Italia tutta. La “Piadina Terre di Romagna” è il marchio IGP della piadina che viene prodotta nelle zone di Ravenna, Forlì e Cesena, diversa dall’altra piadina, quella di Rimini, che si chiama appunto “Piada Romagnola Riminese” anch’essa IGP. Questa meravigliosa terra che di un cibo così semplice è riuscita a dare i natali a ben due marchi IGP distinti, è davvero un luogo magico. Le differenze tra i due prodotti comunque ci sono e si vedono, nello specifico la Piada Riminese è molto sottile rispetto a quella delle Terre di Romagna e di maggior diametro (20-25 cm di diametro x 1-3 mm di spessore). Io ho sempre fatto quella Terre di Romagna, un poco più spessa ( dai 3 ai 6 mm) e con un diametro appena più piccolo (15-20 cm), morbida e sempre fresca, ma faccio anche quella più sottile, che uso spesso per produrre i rotoli, una delle tante forme della piadina che in molti preferiscono rispetto a quella tradizionale. Quindi, in Romagna, la terra delle tante signorie medievali rissose e mai unite, anche il cibo più rappresentativo trova due approcci diversi per un prodotto che comuque, in qualsiasi forma lo mangiate, mantiene in se la schiettezza e la natura un po’ goliardica tipica della Romagna.